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BrainPort V100

Brain Port V100    Bainport Logo

La società Wicab, Middleton, Wisconsin, USA,  ha ingegnerizzato e costruito un nuovo dispositivo medico, il BrainPort V100,  capace di aiutare le persone non vedenti o con notevole limitazione alla visione. 

Il Brain Port V100 è uno strumento di assistenza all’orientamento, alla mobilità ed all’identificazione degli oggetti per persone non vedenti o con notevole riduzione della capacità visiva. 

Brainport V100

Questo apparato non richiede alcun intervento chirurgico nè l’assunzione di alcun farmaco.  

Il BrainPort  V100 è un apparato studiato per persone non vedenti dalla nascita, o anche per persone che lo sono diventate nel corso della propria esistenza, con assenza di problemi a livello cerebrale. 

Può aiutare i non vedenti che abbiano sofferto di malattie o incidenti che hanno interessato l'occhio nel suo insieme o  il  nervo ottico. 

Il Brain Port V100 basa la sua funzionalità su di un concetto semplice quanto ingegnoso: se la porta di ingresso delle immagini, costituita dall’occhio  e dagli organi ad esso collegati, è impossibilitata a svolgere le proprie  funzioni vitali, è necessario trovare altre vie e modalità attraverso le quali far arrivare la percezione delle immagini al cervello. 

Studi clinici approfonditi, nel corso di vari anni, hanno individuato nella lingua la via alternativa da utilizzare. Wicab ha quindi iniziato a sviluppare un prodotto in grado di far evocare al cervello, tramite la lingua, le immagini raccolte da una videocamera al cervello. 

Il V100 è costituito da due parti fondamentali: un paio di occhiali con videocamera, che raccolgono le immagini, e una “linguetta” di plastica con particolari elettrodi da posizionare sulla lingua.

I due componenti sono connessi tramite un cavetto di plastica.  La videocamera è anche dotata di uno zoom e di un telecomando di controllo. 

Le immagini, tradotte in impulsi, vengono trasmesse alla linguetta di plastica, contenente 400 elettrodi, posta a contatto della lingua. Le immagini riprese vengono tradotte in pixel, bianchi, grigi e neri: 

I pixel bianchi vengono "sentiti" sulla lingua come delle stimolazioni di intensità elevata, i pixel grigi vengono "sentiti" come stimolazioni di intensità media ed i pixel neri in arrivo  non generano alcuna stimolazione. Il cervello elabora questi dati e genera la percezione delle immagini. 

La sensazione della linguetta sulla lingua è paragonabile a  quella generata da acqua leggermente frizzante, o anche come quella di una leggerissima vibrazione. 

Il tutto viene alimentato da una piccola batteria agli Ioni di Litio.

Più il contrasto tra l‘oggetto, una volta individuato e messo a fuoco,   da vedere e lo sfondo è marcato, maggiore è la qualità della percezione della visione.

E' obbligatorio un periodo iniziale di addestramento durante il quale vengono insegnate le modalità d'uso e le tecniche di riconoscimento  degli oggetti. 

Il Brain Port V100 non è e non deve essere considerato uno strumento che possa sostituire al 100% i mezzi normalmente utilizzati dai non vedenti, bensì come uno strumento che migliora la qualità della vita, congiuntamente alle tecniche già utilizzate.

Il BrainPort V100 non genera una visione normale.

Ciononostante, con un buon e continuo addestramento, l'utilizzatore è in grado di generare una graduale buona capacità di identificazione degli oggetti  nel campo visivo generato. 

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