SW Crypto per Smartphone - Chiave di codifica / Backdoor
SW Crypto per Smartphone - Chiave di codifica / Backdoor
Le chiavi, una volta utilizzate, alla fine della conversazione, vengono distrutte e non sono ricostruibili nemmeno tramite reverse engineering (cosa che d'altronde sarebbe possibile solo se si facesse uso di chiavi statiche).
Esse vengono impiegate in chiaro solo all'interno del Secure Environment hardware, il quale è un ambiente "chiuso" e "non monitorabile" nemmeno tramite qualsivoglia malware.
Non esistono backdoor nel sistema, di nessun genere, in quanto altrimenti minerebbero la sicurezza della soluzione.
Ad una eventuale richiesta delle autorità, si potrebbe solamente comunicare quale sw ha comunicato con quale altro sw, senza alcun controllo sui contenuti delle comunicazioni.
L'unico modo per decifrare una comunicazione consisterebbe nell'essere in grado di craccare l'algoritmo AES-256 ma, data appunto la lunghezza delle chiavi (256 bit), si stima che questo richiederebbe "miliardi e miliardi" di anni ai più potenti super-computer attuali (a titolo di esempio: http://www.eetimes.com/document.asp?doc_id=1279619)